Moschea Seyit Jemaleddin vicino ad Ashgabat
Questa moschea medievale fu costruita nel XV secolo. Purtroppo l’edificio fu quasi completamente distrutto dal terremoto di Ashgabat, e oggi si presenta ai turisti in una versione ristrutturata. La moschea è composta da 17 stanze, tra cui una sala quadrata coperta da una cupola sostenuta da quattro grandi archi. Le pareti della sala sono suddivise in tre piani. Due nicchie ampie e profonde conducono alla terrazza. Scale a chiocciola situate nell’angolo della sala conducono alle gallerie del primo e del terzo piano e anche al tetto. Nel cortile, sul lato nord, si trova un grande ayvan (letto su piattaforma rialzata).
La particolarità della moschea risiede nella sua decorazione ornamentale. La facciata della moschea è incisa con un’iscrizione che dice che questo edificio fu eretto sotto Abul-Kasim Babur, principe timuride che governava il Khorasan (1447–1457). L’arco del portale principale è decorato con figure di draghi favolosi. Secondo gli storici, questi draghi sono stati dipinti come creature magiche, presumibilmente per proteggere la Casa di Jemal dal male.
Tra le cosa vedere ad Ashgabat, la Moschea Seyit Jemaleddin merita sicuramente una visita per la sua storia affascinante e la straordinaria architettura decorativa.